lunedì 29 novembre 2010

Crazy Love for Michael Bublé: a dream coming true!

Ieri ho realizzato uno dei miei tanti sogni: assistere ad un live di Michael Bublé. E non uno qualsiasi, ma alla centesima tappa del Crazy Love Tour, nel mitico Madison Square Garden.

Non so nemmeno da dove iniziare a raccontare!
Già essere al Madison era emozionante... è un palazzetto enorme ma costruito perfettamente, in modo che anche noi poveracci relegati nell'ultimo anello abbiamo una visuale magnifica e in linea d'aria siamo abbastanza vicini al palco.

Un pò disappointed quando scopriamo che il concerto inizierà alle 21, non alle 20 come era scritto ovunque, ci risolleviamo subito quando il gruppo spalla apre la serata riempiendo questo gap temporale.
FORMIDABILI! Un gruppo vocale a cappella, formato da sette ragazzi di colore, ognuno dei quali "impersona" uno strumento musicale e/o canta. Roba da rimanere a bocca aperta! Riescono alla grande nell'intento di scaldare l'atmosfera, non solo cantando ma anche intrattenendo il pubblico.
Si chiamano Naturally 7, e vi consiglio vivamente di documentarvi e guardare qualche video delle loro esibizioni, perchè meritano davvero!

Dopo di loro, bisogna aspettare ancora qualche minuto, ma poi è il suo turno.

Lights off, un occhio di bue con la sigla "MB" si muove sul palco, poi il sipario si apre.
C'è un altro sipario, illuminato di bianco, contro cui si stagliano le sagome di un uomo ed un'orchestra.
Il pubblico esplode, lo spettacolo ha inizio!
"Cry me a river", una delle sue canzoni che mi piacciono di più, apre le danze col suo ritmo incalzante, e si conclude con lo scoppio di fuochi d'artificio sul palco.
L'incipit è perfetto, a bomba!

Sinceramente, non ricordo la scaletta o tutte le canzoni che eseme, ma non è importante.

Quell'uomo è meraviglioso.
Non è un cantante, è uno showman. E' un piacere per occhi e oreccihe, fa sognare e commuovere ma fa anche morire dal ridere. E' un artista. E' un grande!

Dopo le prime due canzoni, si interrompe per salutare ed introdurre la serata.
Interagisce col pubblico: la primissima cosa che fa è leggere un paio di cartelloni portati dalle fan. Una chiede una foto, lui risponde "Shit, yes!", la fa avvicinare al palco e si china per fare questa foto con lei.

30 secondi dopo, sentendo il delirio del pubblico, dice qualcosa tipo che ci ama troppo e non può resistere, e si butta in mezzo alle prime file ad abbracciare un pò di fan.
Racconta che questo è stato un anno fortunato per lui, perchè tour ed album sono andati bene, e sta anche per sposarsi. Al che il pubblico reagisce, e lui risponde più o meno così: <<Ringrazio quel quarto di pubblico che è felice per me, ma amo anche quelli che mi hanno fischiato e gli altri, che sono mariti e fidanzati delle donne presenti, e che hanno pensato "Ma dai, è così gay... è impossibile che si sposi!">>. E giù a ridere. (potete trovare il video di questo momento QUI, grazie a questa xomareesa che ha caricato delle vere chicche!!!)
Ma questo è solo un esempio...
La presentazione dei musicisti è esilarante, così come il mini tributo-imitazione di Michael Jackson e l'esescuzione di "Twist and shout"!

Da notare che fa quasi un terzo del concerto su una mini piattaforma in mezzo alla platea, raggiunta camminando fra le persone mentre cantava.
E' lì durante uno dei momenti commoventi della serata, ovvero quello in cui introduce "Home" (questo video l'ho fatto io!) dedicandola ai soldati che passeranno il Natale lontani dalle loro famiglie, ed eseguendola nel buio più totale, accompagnato solo da una chitarra - e da tutto il pubblico.

Ah, altra cosa che mi piace moltissimo è il suo invito iniziale a lasciarsi andare, perchè lasciandoci andare potremo trasformare la serata in un momento indimenticabile. Ci invita a ballare con fidanzati e fidanzate, a cantare se sentiamo di volerlo fare, <<e se il vostro vicino vi dice "Stai zitto, sto ascoltando Michael Bublé!", voi rispondetegli "Stai zitto tu!". Non preoccupatevi, tanto New York è una grande città, non rivedrete più quei vicini di sedia!>>.

Sulle canzoni niente da dire: lui ha una voce stupenda, una capacità interpretativa grandiosa, è originale e molto "jazz" nel modo in cui introduce sempre piccole variazioni sul tema... anche se fosse "solo" un ottimo cantante, il suo concerto meriterebbe. Ma il fatto che lui sia molto più di questo, ti permette di immergerti in un mondo parallelo in cui due ore volano come se niente fosse.


Lo show si conclude con "Haven't met you yet", ma poi ovviamente Michael esce di nuovo per il bis, composto da "Feeling good" (mi pare), "Me and Mrs. Jones" e "A song for you". Di sicuro quest'ultima canzone regala uno dei momenti più emozionanti della serata.
E' un brano che racconta di un cantante che parla alla sua donna, ma io ho come l'impressione che lui si stia rivolgendo a tutto il suo pubblico, dicendo che non c'è niente di più importante per lui, che per quanti palchi abbia calcato nella sua carriera, è con quel pubblico che lui sta condividendo quel preciso momento, e che quando entrambi si ritroveranno da soli, potranno ricordare il tempo che hanno trascorso insieme, e tutti quelli che ascoltavano potranno ripensare al fatto che era per loro, e soltanto per loro, che stava cantando quella canzone.
Molto toccante, oltre che per il significato, anche perchè ad un certo punto passa la parola ad un trombettista (comparso all'improvviso poco distante da noi), che esegue un assolo mentre Michael, al buio, si toglie il microfono.
L'ultima parte del brano la canta così, senza microfono, nudo. Solo la sua voce, pura e tanto potente da incantare ed avvolgere migliaia di persone, per ringraziare ancora una volta, con tutto se stesso.
Non so gli altri, ma io stavo per mettermi a piangere per la perfezione ed il pathos di quel momento.

Non ho altro da dire, se non che il mio sogno è diventato realtà andando anche oltre le aspettative...
Ringrazio la Tere che era con me, ringrazio New York per l'ennesima volta, e ringrazio quell'uomo e artista fantastico che è Michael Bublé.

Ultimissima cosa: Leonora, ho pensato a te quasi tutto il tempo. Prima o poi dovremo andare insieme ad un concerto di Michael, perchè è magia pura e la voglio condividere con te. E, sinceramente, spero anche che un giorno tu possa provare quello che ha provato lui ieri sera.
Anzi, ci credo! :)

3 commenti:

  1. Troppo speranzosa! :P (grazie!)
    Chissà che poesia, che adrenalina, che emozione... A me è sempre piaciuto Michael, e finché non lo ascolterò dal vivo non mi toglierò lo sfizio!
    Michael, come in Italyyyyyy!!!!

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  2. Paciu, non per dire, ma è appena venuto in Italy... ha fatto Arena di Verona e un'altra tappa!
    Comunque tornerà, e noi ci andremo... e soprattutto: spenderemo un sacco di soldi, ma dovremo stare in platea!!!

    Non sono troppo speranzosa, sono realista! :*

    (anche io sapevo che era bravo, ma ti giuro... ha superato le aspettative!!!)

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  3. invidia invidia invidia.. proprio ieri ascoltando alla radio dei brani tratti da concerti rock dal vivo ho pensato: ma non esiste la musica se non dal vivo! è proprio diversa. Mi manca!
    Ciao Ariel grazie grazie grazie. un'altro thanksgiving? zietta

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