lunedì 14 marzo 2011

New York Knicks VS Indiana Pacers - la disfatta

Finalmente, dopo mesi di attesa, è arrivato il momento: sono andata a vedere una partita dei Knicks al Madison Square Garden!
Ho seguito l'NBA per alcuni anni quando ero una ragazzina, ovviamente tifando per i Knicks (perchè mio babbo era venuto in vacanza a NY ed io mi ero esaltata per osmosi). Poi ho "perso di vista" il basket, ma davvero non vedevo l'ora di assistere ad una partita live.
Siccome i biglietti costano tantissimo e vanno a ruba con mesi di anticipo, ci siamo dovute accontentare di una partita un pò scrausa: Knicks vs Pacers. Ma fa niente, l'esaltazione c'era lo stesso!
Madison affollato ma non pienissimo, tutto il pubblico dotato di magliette, cappellini e gadget vari (anche quelli costavano tantissimo... ma sti americani fanno un mutuo per tifare così agghindatamente?!).
Essendo una partita scrausa, mi aspettavo che i nostri vincessero. O per lo meno lottassero.
Macchè, sti Indiana hanno preso subito il sopravvento e ci hanno stracciato... giustamente! I Knicks avevano una difesa inesistente, e in attacco hanno sprecato la metà delle occasioni tirando ma mancando il canestro! Sono proprio un pò sfigati, diciamocelo... e sto Carmelo Anthony sarà anche acclamatissimo ma non è che ieri ci abbia fatto un gran figurone.
Comunque complimenti ai costruttori del Madison perchè anche dai posti più lontani del mondo (i nostri) si vede benissimo!

Dettagli che mi sono rimasti impressi:
la musica a palla che dava una carica bestiale (a noi ha fatto venir voglia di andare in discoteca),
le grida "DE-FENSE, DE-FENSE!" da parte di un pubblico che tentava di incitare dei giocatori troppo invorniti,
i giochini stupidi fatti nei tempi morti (tipo "fai finta di suonare il bongo, che poi ti inquadriamo e disegnamo un bongo sullo schermo, così sembra che stai suonando per davvero"),
le ballerine, i City Kids (ballerini anche loro) e il talent show dei bambini,
le musichine di scherno che il commentatore/dj faceva partire quando gli Indiana andavano in attacco,
le scritte che incitavano ad applaudire e fare casino,
i vips presenti fra il pubblico, che venivano inquadrati e proiettati sul megaschermo,
la proposta di matrimonio avvenuta nell'intervallo,
il tizio davanti a noi che si segnava meticolosamente in un taccuino tutti i punti e i falli e ogni tanto chiedeva qualcosa a gran voce ad un suo amico immaginario,
ma soprattutto: il pubblico che, desolato, a 6/7 minuti dalla fine ha iniziato ad andarsene dal palazzetto... della serie: "Non ce può fregar di meno di tutti i soldi spesi per il biglietto, fate talmente pena che ci obbligate ad abbandonarvi al vostro triste destino".

Bellissima l'esperienza della partita di basket al Madison, ma cari ragazzi: svegliaaa... GO KNICKS GO!

1 commento:

  1. Peccato! In un campionato così lungo e concentrato non si può sperare sempre di vedere il massimo.Comunque ti ho invidiato tanto lo stesso.
    babo

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