venerdì 18 marzo 2011

Fanatici dei leprecauni e delle sirene canterine (leggi: St. Patrick’s day parade e The Little Mermaid singalong)

Di giorno:
“One short day in the Emerald City!” – ah no, qui non siamo nel musical Wicked ma nel mondo reale… solo, in versione Irish-friendly. O Irish-fanatic, per meglio dire. Nel giorno di St. Patrick, tutti i newyorkesi si trasformano magicamente in irlandesi, e la città viene inondata da una marea di gente vestita e accessoriata di verde… la fiera dell’eccentricità giustificata. 
I premi per gli outfit migliori vanno assolutamente a bambini (più piccoli sono, più sono adorabili in versione gnomo color smeraldo) e ai cani. E quindi i complimenti (ma ne siamo proprio sicuri???) vanno a genitori e padroni. Fra l’altro, genitori che lasciano fotografare i propri figli neonati a perfetti sconosciuti, orgogliosi che la faccia del loro bambino finisca fra le mani di chissà chi… mah. Io comunque alcuni li ho fotografati, erano davvero troppo bellini.
La parata, di per sé, è piacevole ma niente di particolarmente eclatante: rappresentanze di società irlandesi, scuole superiori, forze armate e gruppi vari sfilano per ore, alcuni suonando (le marching bands delle scuole, a volte accompagnate da majorettes o sbandieratrici – e le tante, tante cornamuse insieme a percussioni di vario genere). Devo dire che sentire così tante cornamuse suonare, una volta tanto, mi ha fatto piacere! Anche se c’è chi dice che cornamusa + kilt è una tradizione solo scozzese… ma questi irlandesi paiono proprio convinti del contrario!
In ogni caso, la parte più divertente è osservare il pubblico: ce n’è davvero di tutti i colori… anzi, il colore è sempre quello: verde smeraldo. Però la fantasia ha la meglio su qualsiasi logica!
A parte la parata, è stato molto bello godersi il sole (che mi ha bruciato il naso) e il teporino primaverile, in compagnia di bella gente, proseguendo la giornata a passeggiare per Central Park dove il tutto è stato coronato da un paradisiaco waffle… meglio di così non si poteva fare!
Per il resto, stando a quello che mi avevano raccontato mi aspettavo di vedere in giro molti più ubriachi di quelli che ho incrociato in realtà… meglio così!

Di sera:
Ma è stato col calare del sole che la giornata ha dato il meglio di sé, toccando la perfezione: in programma, per me ed alcuni nuovi amici, c’era il singalong della Sirenetta – in inglese, ovviamente. A parte alcune peripezie logistiche per raggiungere il locale - The Bell House (che ci ha piacevolmente colpito), siamo stati molto stupiti di arrivare in un luogo gremito di gente! Tant’è che il film ce lo siamo dovuto vedere in piedi… il pubblico, che io pensavo sarebbe stato prettamente femminile, in realtà era metà e metà (anche se ho come l’impressione che gli uomini si dividessero soprattutto in due categorie: i gay e gli etero trascinati dalle fidanzate). Fatto sta che se in Italia qualcuno organizzasse una serata del genere, l’affluenza non sarebbe nemmeno lontanamente paragonabile, e soprattutto gli uomini non si farebbero mai e poi mai coinvolgere. Quelli presenti in sala, invece, si sono prodigati in performance indimenticabili recitando parti del film e risultando di gran lunga migliori delle performer femminili!
Fatto sta che, dopo un po’ di riscaldamento iniziale (come se non fossimo stati già tutti abbastanza esaltati), alla partenza del film si è scatenato il delirio assoluto! Un tifo da stadio ogni volta che compariva per la prima volta un personaggio, o durante le scene clou… con tanto di “buuuuuuuuuuuuuuuuu” verso le murene cattive che rovesciano la barca nella laguna, o verso Ursula trasformata in gnoccolona che ipnotizza il principe Eric.
E le canzoni? Le canzoni sono state l’apoteosi del singalong… tutte cantate a squarciagola da un pubblico coinvolto che più coinvolto non si poteva! Tutti talmente "dentro il personaggio" che ogni tanto i cori si sentivano anche per le battute parlate…
Ragazzi, è stato bellissimo. Meraviglioso. Un sogno divenuto realtà! Ho capito che NON SONO SOLA al mondo, non sono l’unica che ama la Sirenetta con tutto il cuore e le viscere, non sono la sola a sentirsi Ariel al 100%... siamo tanti, e c’è anche chi sta messo peggio di me!
Quindi grazie pubblico di mermaids e mermen, mi avete davvero regalato un’ora e mezza di nirvana disneyano!
P.S.: bisogna importare la formula del singalong in Italia… è una delle cose più divertenti che esistano! :D
P.P.S.: se il mio racconto non vi è bastato, potete trovare quello dei miei amici qui!

Nessun commento:

Posta un commento